L’Ecodesign è la nuova frontiera del design. Non possiamo più permetterci di progettare senza pensare al ciclo di vita completo dei prodotti. Ho trovato questo manuale dopo una ricerca su internet: “Design per la sostenibilità ambientale” di Carlo Vezzoli è un ottimo manuale che tutti gli ingegneri, architetti e marketing manager dovrebbero leggere.
La premessa
Partiamo dal presupposto che lo sviluppo sostenibile è l’unico che davvero può evitare la distruzione del mondo come lo conosciamo. Le nostre scelte sono sostenibili quando lo sono dal punto di vista economico, ambientale e sociale.
Questi sono quelli che io chiamo i tre valori.
Per invertire l’attuale corsa all’autodistruzione Vezzoli ci propone un cambiamento radicale:
Possiamo considerare sostenibili solo quei sistemi sociotecnici il cui impiego di risorse ambientali per unità di servizio reso sia almeno del 90% inferiore a quello attualmente riscontrabile nelle società industriali mature.
Se volete dare uno sguardo alla metodologia suggerita a Vezzoli potete visitare il sito del LeNS Italia nel quale troverete schede, video e altri materiali a supporto di un’analisi di sostenibilità di prodotto.
I 7 principi dell’Ecodesign
Questi i principi che un buon progettista che segue il Life Cycle Design dovrebbe sempre valutare e possibilmente adottare:
- Minimizzare il consumo dei materiali sia quelli che compongono il prodotto, sia gli imballaggi, sia gli scarti
- Ridurre il consumo di energia per produrre, distribuire, utilizzare e dismettere il prodotto
- Minimizzare la tossicità e la nocività delle risorse utilizzate
- Ottimizzare la rinnovabilità e biocompatibilità delle risorse preferendo la scelta di materiali rinnovabili e biocompatibili
- Ottimizzare la vita dei prodotti rendendoli riparabili, affidabili e facilmente manutenibili
- Estendere la vita dei materiali preferendo quelli riciclabili, rendendoli facilmente identificabili per farli vivere più dei prodotti di cui fanno parte.
- Facilitare il disassemblaggio per il riciclo usando giunzioni reversibili, o materiali che possano essere separati con facilità
Valutando secondo questi principi le opzioni progettuali possiamo prendere una decisione consapevole.
La scelta se utilizzare cartone per costruire una sedia rispetto al legno diventerà subito chiara se si guarda alla vita totale del prodotto.
Troverete vari esempi di applicazione dei principi di Ecodesign come ad esempio il barattolo della nutella che compone i servizi di bicchieri delle case di molti di noi, o i sistemi che recuperano energia elettrica dai veicoli in frenata.
La UNI ISO/TR 14062 “Gestione ambientale – Integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione e nello sviluppo del prodotto” sarà la mia prossima lettura…
Il Grafene, materiale delle meraviglie
Vezzoli mi ha fatto conoscere il Grafene scoperto nel 2004 che valse il Nobel per la fisica nel 2010 a Geim e Novoselov:
Il grafene è il materiale più sottile ed è tra i più leggeri in assoluto. E’ incredibilmente denso, trasparente, due volte più duro del kevlar, e al contempo è estremamente flessibile, resiste allo stress meccanico circa 1000 volte più dell’acciaio, è efficiente come conduttore di calore ed elettricità, resistente alla temperatura e alle variazioni del pH.
Una nuova frontiera per la realizzazione di batterie sostenibili!
Generare idee sostenibili
In ogni azienda ci dovrebbe essere un team dedicato alla sostenibilità di prodotto, come oggi c’è quello che si occupa di qualità. Un Workshop focalizzato alla generazione di idee di prodotto ambientalmente sostenibili dovrebbe essere eseguito prima di iniziare la progettazione di un nuovo prodotto. Valutare la sostenibilità del nuovo prodotto rispetto a quello esistente, è un ottimo sistema per far crescere la cultura della sostenibilità.
Perché leggerlo
Gli strumenti a supporto dell’Ecodesign sono davvero tanti, quello che ritengo è che, fatti tutti i conti, un design sostenibile è anche il più economico.
Vorrei che smettessimo di usare il costo di acquisto come unico parametro di scelta, considerando anche il costo di uso e manutenzione e smaltimento. Questo richiede che cominciamo a prenderci la responsabilità dell’impatto sull’ecosistema.
Detto questo vi auguro
Buona lettura!