“Non bruciamo il futuro” l’esempio di un maestro

Ho appena finito di leggere questo libro di Rossano Ercolini, e non vedevo l’ora di condividere con voi le mie impressioni. Il libro scorre molto bene. Lo leggerete in un pomeriggio sotto l’ombrellone.
Come sostengo da tempo anche su questo mio “blogghettino“, dipende da ognuno di noi costruire il futuro che ci piace!
Rossano Ercolini è un maestro elementare che ha perseguito un’ideale ed è per questo arrivato al Nobel per l’ecologia, il “Goldman“.
Incenerire o non incenerire? Questo è il dilemma
Il libro comincia dalla lotta all’inceneritore di Capannori:
La gran parte della letteratura scientifica conferma in pieno la pericolosità per la salute di questi impianti con in più l’aggravante che quelli moderni, pur depurando meglio i fumi, ne emettono una quantità ben maggiore rispetto ai vecchi i quali […] bruciavano nel complesso quantitativi di rifiuti molto inferiori.
Il problema non è solo questo ma è il fatto che in questo modo si bruciano le risorse che invece potrebbero essere riutilizzate.
La lunga strada verso rifiuti zero
Non bruciamo il futuro, ma riusiamo le risorse. Sono solo dieci i passi che, secondo Ercolini, ci separano dall’obiettivo di rifiuti zero. Passando dalla raccolta porta a porta, attraverso lo studio del residuo e delle abitudini dei cittadini. Siamo noi a fare la prima e più grossa parte per la sostenibilità, nello scegliere i prodotti con imballaggi sostenibili, riciclabili o compostabili.
Ma non solo i cittadini:
L’industria deve essere resa responsabile dell’intero ciclo del prodotto che ha immesso sul mercato dei consumi.
L’ecodesign dovrebbe entrare nelle migliori pratiche dell’industria moderna. Il comume di Capannori ha istituito un centro di ricerca Rifiuti Zero dal 2010. Pare che siano loro che hanno evidenziato il problema delle capsule di caffè non compostabili nè riciclabili. Sarà grazie a Ercolini che Lavazza ha lanciato una capsula compostabile?
Perché leggerlo
Sicuramente è un grande esempio di come la motivazione di una singola persona possa realizzare un sogno che ad altri può sembrare impossibile.
Il fatto poi che questa persona sia un maestro, esponente della categoria alla quale affidiamo i nostri figli, è un segnale ancora più forte. I suoi alunni cresceranno con la certezza che, se lo vogliono, possono realizzare i loro sogni.
Non mi resta che augurarvi
buona lettura