“Low cost design” una raccolta di innovazioni a basso impatto nate dalla necessità
Ho trovato questo libro vagando per una delle mie librerie preferite di Firenze, la “Librerie centro libri” in via San Gallo 77. Oltre alle “normali” pubblicazioni ci sono tantissimi libri d’arte e di architettura. Sono stata attratta dalla copertina del libro di Daniele Pario Perra, che mostra un utilizzo geniale della solita e orribile ciabatta.
Tornata a casa ho subito cominciato a sfogliare il libro: contiene una fantastica raccolta di foto di innovazioni nate dalla necessità e sviluppate con ciò che l’inventore aveva a portata di mano. Perra le ha classificate e ne riporta circa 300.
Dopo essermi divertita con queste immagini, sono passata alla lettura dell’introduzione.
Low Cost non è bassa qualità
Beh, da ingegnere , sono diventata una fan degli architetti! Perra ci spiega la sua idea di “Low Cost Design” che non è la realizzazione di oggetti di scarsa qualità. Il Low Cost Design nasce dal dover rispondere ad un bisogno, primario per le persone meno abbienti, riguardante il divertimento o il tempo libero per i più ricchi, sfruttando le risorse a disposizione. Si tratta di contrapporre l’artigianalità alla produzione a “scadenza” usa e getta.
Low Cost non è legato all’idea di “basso costo”, quanto piuttosto al senso di ‘basso dispendio’, incluso quello energetico
Ancora una volta dall’osservazione nasce una riflessione, la cultura, l’arte sono le fonti dell’innovazione.
[…] preferiamo considerare l’innovazione come un linguaggio vero e proprio anziché un metodo, per la sua immanenza nel formare strutture mentali complesse e organizzate, sempre dirette a migliorare le nostre condizioni di vita.
Perchè leggerlo
Perra dialoga con altri innovatori che hanno sperimentato diversi “laboratori” di innovazione tutti basati su “format” relazionali. Come Mobile Academy, in cui ogni partecipante ha a disposizione un esperto per 15 minuti di consultazione e consulenza. O Future Concept Lab un Centro per l’Innovazione di sociologia per il marketing che osserva 40 città tra le più innovative e organizza il Festival della crescita.
Ci ho trovato tantissimi spunti.
Tra l’altro, quando sono andata a documentarmi ho scoperto di avere acquistato il volume 2, quindi ho ordinato il volume 1 e presto vi racconterò anche quello.
Un assaggio del contenuto del libro lo trovate nell’intervento TED di Perra sulla Creatività spontanea.
Buona Lettura!
Ciao Angela,
A proposito della pubblicazione di “sconsigli di lettura”… assolutamente d’accordo! Sapere quali libri evitare è importante quanto trovare suggerimenti per nuve letture, forse di più.
Daniele
Credo che aprirò un capitolo ad hoc.