“Le banditesse” donne fuorilegge

“Le banditesse” di Franco Fresi, l’ho trovato in un bar lungo la Carlo Felice durante il viaggio di rientro a Firenze, al termine della mia, sempre troppo breve, vacanza in Sardegna. Come spesso mi accade mi sono fatta attrarre dalla copertina, con un’immagine di donna col fazzoletto sul viso, che mi ha ricordato il panuelo di Non Una Di Meno.

Franco Fresi fa un breve ritratto di tre donne sarde che avevano scelto di fare le banditesse. In questo video troverete le immagini di alcuni dei luoghi descritti nel libro.

Lucia Delitala non voleva dipendere da un uomo

L’arrivo dei Savoia in Sardegna causò la nascita del Banditismo, coloro che non si erano inseriti tra i baroni del nuovo regno e vivevano in ribellione al di fuori della legge. Nel rapporto del Vicerè di Sardegna a Carlo Emanuele II si legge:

Anche le donne e le ragazze di questa casata fanno la guerra, e Donna Lucia Delitala è stata due anni in prigione. E’ una giovane di circa quarant’anni che non si è voluta sposare per non dipendere da un uomo, secondo quanto lei stessa afferma..

Era una donna ricchissima e poteva permettersi un grande esercito col quale  combattere i Savoia che gli avevano ammazzato il padre. Sembra che fosse bellissima era spietata e cavalcava come un uomo.

Sempre inseguita e mai fatta prigioniera, donna Lucia Delitala entra così, con il solito impeto, e rimane nell’immaginazione popolare come guerrigliera invincibile, romantica figura della donna-bandito senza regole da rispettare né padroni da servire.

Sa Reina: la Regina, spietata

Mariantonia Serra-Sanna era anche lei ricchissima, “banditava” insieme al padre e ai fratelli pare che fosse bellissima anch’essa, anche se nella foto che ho trovato non sembra un granché.

I fratelli erano latitanti mentre Sa Reina estorceva denaro, armi e bestiame ai ricchi del paese per poi aiutare i fratelli. Anche la sua carissima amica Giuseppa “Peppa” Lunesu addirittura diplomata alla Regia Scuola Normale pare che fosse bellissima.

La notte di San Bartolomeo Mariantonia fu arrestata inseme ad altri circa 600 uomini e donne accusati di banditismo o di favoreggiamento. Così finì la sua carriera.

Paska Devaddis, la vergine guerriera

La teza protagonista de “Le Banditesse” Paska Devaddis non era ricca, anche lei lottava contro il governo. Era dovuta scappare alla macchia a causa di una faida che ad Orgosolo mieteva decine di vittime. Morì a soli 25 anni di tisi. Vergine. Dopo avere passato 5 anni alla macchia con gli uomini, col fidanzato.

L’incontro con i carabinieri:

Mandati a caccia di banditi nel Supramonte e saputo che tra quelle rocce si nascondeva una giovane banditessa avevano giurato che se l’avessero trovata le avrebbero infilato le mani sotto la gonna. E che se fosse stata in calzoni glieli avrebbero sfilati. E se la trovarono davanti all’improvviso, poco tempo dopo, al primo sole di un giorno di nebbia. Manco a farlo apposta, vestita da uomo. Sbucata all’improvviso dalla macchia.

Non vi anticipo troppo, ma l’incontro è davvero spassoso.

Perché leggerlo

“Le banditesse” sono Donne forti, indipendenti, belle, che hanno “banditato” a modo loro. Non meno feroci degli uomini. Mi fa riflettere il fatto che comunque le banditesse fossero rispettate dai propri compaesani. Ecco il rispetto è quanto una donna dovrebbe avere sempre e comunque.

Buona lettura