“La quarta rivoluzione industriale” o Industria4.0 Rischi e Opportunità

L’ Industria4.0 come opportunità di miglioramento per l’umanità

Gadget realizzato con stampante 3D - La quarta rivoluzione industriale.
Industria4.0 – Un Gadget GE realizzato con l’Additive Manufacturing – La quarta rivoluzione industriale

Klaus Shwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, ci guida attraverso un’analisi di opportunità e rischi della cosiddetta Industria4.0

Il rischio della disuguaglianza

Ho trovato molto interessante l’analisi dei rischi di disuguaglianza che questa nuova rivoluzione industriale porta con se. Se da un lato

I consumatori sembrano coloro i quali trarranno maggiore vantaggio da questa situazione

dall’altro

I maggiori beneficiari saranno […] coloro in grado di garantire capitale intellettuale o fisico, ossia innovatori, investitori e azionisti, il che spiega il crescente divario tra chi deve contare sul proprio lavoro e chi possiede capitale.

Dall’analisi condotta risulta che le disuguaglianze economiche sono sempre più diffuse. Tanti lavoratori oggi stanno peggio dei propri genitori, e pensano che i propri figli staranno peggio ancora.

C’è poi l’invecchiamento della popolazione: avremo sempre un minor numero di persone che consumano beni di grande valore (automobili, case, elettrodomestici, mobili). Pare che un bambino su tre di quelli nati oggi arriverà a 100 anni. Le società dovranno rivedere i propri concetti di popolazione in età di lavoro e pensionamento.

Infine il divario di genere. L’automazione e la scomparsa di alcuni lavori incideranno diversamente su quelli, ad oggi, a maggioranza maschile (tecnici soprattutto) o femminile (call center, cura della persona, vendita al dettaglio e amministrazione). Anche se…

molti dei tratti e delle abilità tradizionalmente attribuiti alle donne […] saranno sempre più richiesti nell’era della quarta rivoluzione industriale.

Le disuguaglianze: un pericolo per la società

Nel libro “La misura dell’anima – Perché le diseguaglianze rendono le società più infelici” di Kate Pickett e Richard G. Wilkinson (che ho già aggiunto alla mia lista di desideri) si trovano i dati che

indicano come le società caratterizzate da significative differenze sociali tendano ad essere più violente, a registrare un numero più altro di arresti e persone affette da problemi mentali od obesità, ad avere senso di sfiducia più marcato. I contesti sociali in cui i redditi sono più o meno simili riportano i livelli più elevati di benessere dei bambini, meno stress e un minor abuso di sostanze stupefacenti, nonché livelli di mortalità infantile più bassi.

L’interazione umana

Ma il rischio più grosso nell’ Industria4.0 è la perdita delle capacità di socializzazione ed empatia. Essere sempre connessi ci priva dell’attenzione, della capacità di fare ragionamenti complessi.

Che dire?

La felicità comincia a casa. Non su internet, ma a casa, in contatto con le altre persone.

Meglio essere felici” di Zygmunt Bauman

La strada da percorrere

Ancora una volta l’uso che faremo delle opportunità che l’ Industria4.0 ci pone spetta a noi. Affidandoci alla conoscenza tecnologica, all’intelligenza emotiva, agendo per il bene comune, tutelando la salute nostra e di ci circonda possiamo far sì che si avvii una rinascita culturale che porti alla civilizzazione globale.

Perché leggerlo

Indubbiamente è un punto di vista molto interessante e non scontato sull’etica dell’industrializzazione. Mi ha aiutato a riflettere sull’importanza della sostenibilità e sul fatto che, ciascuno di noi, debba fare la sua parte. Io credo di dare un piccolo contributo con questo mio progetto.

In fondo al libro sono raccolti 23 cambiamenti tecnologici che potranno diffondersi nei prossimi anni e come potranno cambiare in meglio o in peggio la nostra vita. Additive Manufacturing, l’intelligenza artificiale, la sharing economy, l’IOT sono solo alcuni esempi.

Non mi resta che augurarvi

buona lettura!

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

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