Prosperità. Il pensiero Keynesiano in 100 pagine

Prosperità, è la parola chiave del millennio. Quando parlavo dei tre valori alla base della sostenibilità parlavo di: Persone, Pianeta, Profitto. Quest’ultima parola mi dava sempre un po’ di uggia, come se sottintendesse che dove qualcuno guadagna qualcun altro perde.

profitto – Giovamento, utilità, vantaggio, sia fisico, sia intellettuale o morale, sia pratico. (dal vocabolario Treccani)

L’accezione è soprattutto profitto personale, qualcuno trae profitto dalla situazione ecc.

Poi ho scoperto che molti sostituiscono questo terzo valore con un’altro:

prosperità  – L’esser prospero, stato di floridezza, di rigoglioso sviluppo, di grande benessere soprattutto economico (dal vocabolario Treccani)

Ecco quando si parla di benessere, di sviluppo allora la percezione diventa più universale. John M. Keynes è stato un grande teorico dell’economia sostenuta dalla spesa pubblica. Lo stato che pensa al bene comune può far migliorare le condizioni sociali, di salute ed economiche dei propri cittadini. Quindi quando ho visto questo libretto tra gli altri non ho potuto esimermi dal comprarlo.

Lo sapevate?

Il libro raccoglie alcune conferenze tenute da Keynes negli anni 30.

Non voglio raccontarvi troppo, la cosa che mi è rimasta maggiormente impressa è la spiegazione dell’interesse composto e del modo in cui l’Inghilterra ha costruito la sua ricchezza:

riconduco l’inizio degli investimenti all’estero al tesoro che Drake sottrasse alla Spagna nel 1580, anno appunto in cui rientrò in Inghilterra portando con sé le spoglie meravigliose della Golden Hind. […] Con la sua quota del tesoro la regina pagò tutto il debito estero del paese, riportò in pari il bilancio e si ritrovò in mano ancora 40.000 sterline. Questa fu appunto la somma che investì nella Levant Company, la quale prosperò… pag.8

Dalla Levant si passò alla East India Company, insomma l’Inghilterra grazie all’interesse composto prosperò per i secoli seguenti.

La Compagnia delle Indie, alla base della Prosperità dell’inghilterra, è anche protagonista della caccia al Capitan Jack Sparrow.

L’eredità di Keynes

La teoria di Keynes è che per far prosperare un popolo bisogna che gli investimenti degli investimenti restino in quella nazione che li produce. Vorrei chiudere con queste sue parole:

Dobbiamo inventare una nuova saggezza per una nuova epoca. E nel frattempo, se vogliamo fare qualcosa di buono dobbiamo agitarci, mostrarci eterodossi, pericolosi, disobbedienti ai nostri progenitori. In Campo economico ciò significa, in primo luogo, che dobbiamo trovare nuovi strumenti e nuovi criteri politici per controllare e intervenire nel funzionamento delle forze economiche, di modo che non interferiscano oltre misura con i criteri validi oggi di stabilità sociale e di giustizia sociale.

E’ forse valido ancora oggi?

Perché leggerlo

Si tratta di una pietra miliare della storia economica e lo consiglio assolutamente, è breve e chiaro.

Buona lettura!

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

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