“2052 – Rapporto al Club di Roma” una previsione che vorrei smentire

“2052 – Rapporto al Club di Roma” di Jorgen Randers, è un atlante che tutti dovremmo leggere, io l’ho trovato vagando per gli scaffali della Feltrinelli qualche anno fa. Ho cominciato subito a leggerlo dato che l’argomento della sostenibilità mi affascina, ma poi lo ho abbandonato per noia.

Come mi ha già detto qualcuno c’è un tempo per tutto, anche per i libri, l’ho ripreso in mano e l’ho terminato stamattina.

Il rapporto ci mostra come sarà il 2052 se continueremo ad operare come stiamo facendo, si basa su modelli matematici molto raffinati e tutti i dati possono essere reperiti su www.2052.info

Qui un Ted dell’autore.

Preoccuparsi per il futuro

“2052 – Rapporto al Club di Roma” è stato scritto nel 2012 esattamente quarant’anni dopo il primo “Rapporto” da uno degli stessi autori.

questo libro è stato scritto anche per incitare all’azione. […] i libri come questo solitamente non vengono scritti, perché gli autori socialmente consapevoli si preoccupano che il loro lavoro possa essere demotivante e rallentare le azioni attuali e future tese a migliorare la situazione.[…] confido nel fatto che la mia previsione globale possa agire come un nemico esterno e dia all’umanità uno stimolo per agire.

Finalmente o nuovamente dopo gli anni ’70, ci si preoccupa ancora per la sostenibilità che non è solo ambientale, le questioni su cui il “Rapporto al Club di Roma” fa riflettere sono tante: dalla disuguaglianza con la crescita dei privilegi di pochi, alla crescente urbanizzazione, al consumo delle risorse ai cambiamenti climatici, alla rottura del patto intergenerazionale.

Randers propone un rallentamento della crescita, non mi pare che arrivi alla richiesta di contabilizzare tutto quello che entra ed esce dalle fabbriche, includendo CO2, acqua nei bilanci bioeconomici aziendali. Sicuramente dovremo aumentare gli investimenti, forzati e volontari per prevenire il disastro che abbiamo di fronte e per risistemare i danni causati dai cambiamenti ambientali già in atto.

Ormai abbiamo visto l’arrivo delle tempeste tropicali nelle aree del mediterraneo, gli incendi incontrollati in California, in Portogallo, ma anche in Italia. Ettari di boschi e foreste distrutti in pochi giorni.

Le strategie

“2052 – Rapporto al Club di Roma” presenta anche le strategie che potremmo applicare per evitare il collasso, l’aumento della temperature a livelli insostenibili. Purtroppo la sua previsione è che queste strategie:

  1. Stoccaggio di CO2
  2. Diminuire il consumo di proteine animali
  3. Sfruttare le “miniere urbane” di metallo
  4. Aumentare l’efficienza energetica

non sono considerate economicamente convenienti a breve termine.

Nessun governante che vorrà essere rieletto o amministratore delegato di azienda che vorrà essere confermato al proprio posto le proporrà.

Come abbiamo fatto a mettere fuorilegge le lampade a incandescenza? Possiamo riproporre la stessa guerra? “2052 – Rapporto al club di Roma”

La guerra al cambiamento climatico potrà cominciare solo se davvero la vedremo tutti come una guerra.

il collo di bottiglia nelle imprese umane, e specialmente nelle società democratiche non è la mancanza di conoscenza ma la capacità di mettersi d’accordo.

Tendiamo a dare maggiore importanza alle informazioni che confermano le nostre credenze, e internet con i social è un ottimo sistema per amplificare questo meccanismo. E’ sempre più facile mettere insieme gruppi di persone che hanno un obiettivo comune. la cosiddetta sindrome NIMBY sarà così forte da rallentare il progresso della società.e il “pensiero a breve termine” tipico della maggior parte della popolazione, dominerà in maniere sempre più marcata.

Chi è disposto a rimboccarsi le maniche e lavorare per il futuro?

Io sto cercando di farlo, anche con questo mio blog. Gli standard di vita globali stanno migliorando, anche se a livello locale ci sono tante sacche di miseria che continueranno ad esistere nel 2052.

Cosa fare ancora? Io vado al lavoro a piedi o con mezzi pubblici, non uso quasi più l’asciugatrice, ho eliminato il consumo di carne di manzo quasi del tutto, cerco di acquistare cibo locale, a casa teniamo il riscaldamento a 19°C e ho anche ridotto il mio acquisto di prodotti tessili. Ho calcolato che in questo modo la mia famiglia  produce circa 4 tonnellate annue di CO2 in meno che corrisponde a poco meno di mezzo ettaro di foresta. Se volete fare anche voi l’esercizio qui trovate un calcolatore

Perché leggerlo

Posso solo riportarvi l’appello dell’autore in fondo al libro:

C’è solamente un’altra cosa che vorrei dirvi: per favore, fate in  modo che le mie previsioni siamo sbagliate.

Assieme potremo creare un mondo migliore.

Buona Lettura

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

2 Risposte a ““2052 – Rapporto al Club di Roma” una previsione che vorrei smentire”

  1. Gentile Angela,
    Mi permetto di chiamarla per nome perché abbiamo la stessa passione, la lettura, e perché ho l’impressione che siamo coetanee.
    Visto la sua “difficoltà “ con l’economia, mi permetto di suggerirle un titolo che potrebbe aiutarla: “ Guida della donna intelligente” di G. B. Shaw – ed. Olivares.
    È incredibile pensare come sono state descritti alcuni avvenimenti della storia e legati all’evoluzione dei sistemi economici, considerando che lo scritto è datato 1928.
    Parla alle “persone”, perché non c’è bisogno di fare distinzione tra uomo e donna, per parlare di idee, quelle che muovono il mondo.
    Egli afferma “perciò ciò che dovete considerare non è se vi saranno o non vi saranno grandi mutamenti, ma quali sono quelli che voi desiderate per fare del mondo un luogo migliore”.
    Spero d8 averla incuriosita a sufficienza.
    Buona serata
    Lara

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