L’ importanza di gestire le priorità per focalizzarsi su ciò che davvero conta
Questo è un buon libro per gli amanti del controllo, per chi ha bisogno di gestire le priorità, scritto da Gabriele Romagnoli dopo un viaggio in Corea.
Interessante, ma a tratti quasi deprimente, quindi, se non siete più che bendisposti, non leggetelo. Il fatto che sia lungo meno di 90 pagine è utile per arrivare in fondo.
Per lettori seriali.
Ma veniamo al libro
Tanto per cominciare l’autore si trova a dover scrivere testamento il giorno del proprio funerale. Dalla necessità di prepararsi alla morte nasce una profonda riflessione.
Spesso, nella vita, veniamo frenati da una quantità di bagaglio che abbiamo accumulato negli anni. Tutto ciò ci rende difficile godere di quanto ci accade ogni giorno, siamo talmente sovraccarichi di cose da non riuscire a gestire le priorità in modo consono. Trascinarci dietro tanta sovrastruttura, a scapito della sostenibilità, impedisce spesso anche di vedere le possibilità di innovazione. Continuare a fare ciò che si è sempre fatto porta sempre allo stesso risultato.
Il messaggio è che, anche davanti ai problemi che sembrano insormontabili, a quelle che sembrano le più grandi sconfitte, si può sempre rinascere, l’importante è impegnarsi sulle cose che contano, andare al punto.
Il punto è essere sempre pronti a vivereIl
E’ più un libro di filosofia ma un momento di riflessione ogni tanto ci vuole…o no?
Buona lettura!