Tesla: “L’uomo che ha inventato il XX secolo” il genio della seconda rivoluzione industriale

Biografia di Nikola Tesla, il genio dimenticato dell’elettricità.

Ciondolo Elettrico dal greco ἤλεκτρον «ambra» – “L’uomo che ha inventato il XX secolo” – Nikola Tesla, il genio dimenticato dell’elettricità

La prima curiosità su Tesla mi era nata quando vidi “Il prestigio” film in cui è impersonato dal mitico David Bowie.

Nikola Tesla nacque in una notte di tempesta, era anche detto il signore delle tempeste
Nikola Tesla “il figlio della tempesta” – David Bowie da “Il Prestigio”

 

Quando ho visto la sua biografia esposta alla libreria Feltrinelli, non non ho potuto esimermi dall’acquisto.

Chi era

Scritto da Robert Lomas, questo bellissimo libro svela la storia e la personalità dell’inventore.

Tesla era un pioniere della moderna ingegneria elettrica […]. Studiando la matematica e il lavoro dei primi scienziati aveva compreso perfettamente il funzionamento dell’elettricità. Non agiva per tentativi, come faceva Edison: ma analizzava i problemi e rifletteva sul modo per risolverli, prima di costruire qualsiasi apparecchio.

Non lo sapevo, ma con Edison ebbe un rapporto molto “intenso” passato dalla collaborazione alla guerra. Tesla era l’inventore del motore a corrente alternata mentre Edison faceva soldi con la corrente continua. A fine ottocento si scatenò la cosiddetta guerra delle correnti tra Edison, Tesla, Westinghouse… se oggi abbiamo l’elettricità disponibile lo dobbiamo proprio a Nikola Tesla e alla sua invenzione del generatore a corrente alternata.

Un genio incompreso

Nikola era un genio dell’ingegneria.

Il primo brevetto della trasmissione dell’energia elettrica senza fili (n.645576) fu consegnato a Tesla il 20 marzo 1900

Brevetto sulla trasmissione dell’energia elettrica senza fili

Sicuramente le sue idee anticipavano i tempi. Egli stesso diceva che:

Il successo pratico di un’idea, indipendentemente dalla sua bontà, dipende dal comportamento dei contemporanei. Se è al passo coi tempi, viene rapidamente adottata; in caso contrario, vivrà come un germoglio che sboccia, lusingato dalle attenzioni e dal calore del primo sole, per poi crescere con difficoltà e con dolore a causa del gelo che ritorna.

Nikola Tesla

Tesla non era interessato a comunicare le proprie scoperte, su google patents ho trovato solo 93 brevetti a suo nome. Ma in realtà pare che avesse fatto molte più scoperte. Non era interessato al denaro, se non come mezzo necessario a portare avanti i suoi esperimenti.

Perché leggerlo

La mia prima riflessione al termine della lettura, riguarda l’importanza della comunicazione: una scoperta eccezionale che non viene condivisa col modo, in realtà non esiste. Un po’ come la scoperta dell’America: è di Colombo che lo comunicò al mondo anche se Eric il Rosso con i suoi figli ci era andato prima di lui!

La seconda è l’importanza del lavoro di gruppo. Tesla era un solitario, avrebbe potuto fare fortuna collaborando con Edison, Westinghouse o J.P. Morgan, il banchiere che rilevò la General Electric dallo stesso Edison. Spesso chi ha il genio della tecnica non ha la stessa capacità per gli affari, lavorare in gruppo dove ognuno porta il suo talento è il modo per raggiungere i migliori risultati. Tesla considerava poco le persone che non capivano la matematica e la fisica, non era in grado di collaborare con nessuno e morì solo e in povertà nel 1943.

Verrà sempre ricordato grazie all’unità di misura “T” del campo magnetico il Tesla appunto.

Per finire come sempre vi auguro.

Buona Lettura

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

6 Risposte a “Tesla: “L’uomo che ha inventato il XX secolo” il genio della seconda rivoluzione industriale”

  1. Hai dimenticato di menzionare il gioco sporco del nostro padre fondatore Thomas A. Edison nei confronti di Nic… dal premio rifiutato quando lavorava per lui alla campagna di diffamazione sulla corrente alternata. Senza Nic staremmo ancora a baloccarci con la corrente continua (che oggi usiamo solo nelle piste Scalextric). Però lui è morto senza una lira in una stanza d’albergo a NY, l’altro ha fondato la GE.

    1. Tesla fu truffato più o meno da tutti quelli che trovò sul suo cammino. Pare che a lui non interessasse far soldi ma solo poter continuare i suoi esperimenti. Nel libro Edison comunque non esce così male, è dipinto un po’come un ignorante (non aveva le conoscenze di fisica ed elettronica di Tesla) che però perseverava nel tentativo di far funzionare le invenzioni in cui credeva.

  2. Tesla è una figura molto affascinante degli anni ruggenti dell’elettromagnetismo, un’epoca costellata da grandi protagonisti. Alcuni più “archimedi pitagorici inventori”, altri più scaltri macinatori di brevetti. L’accoppiata Tesla-Edison è una di quelle che maggiormente esalta questo dualismo. Anche il “nostro” Marconi (con virgolette abbondanti dato che operò principalmente nel Regno Unito) non gode universalmente di particolare stima, in questo senso. C’è anche il caso Meucci contro Bell.
    Qualche anno fa, un gruppo di possessori di automobili Tesla si era mosso chiedendo al fondatore del marchio di stanziare i fondi per recuperare le vecchie officine laboratorio dello scienziato serbo in territorio statunitense ( Distretto di NY, se non erro) in condizioni disastrose, al pari – ahinoi! – di alcuni luoghi simbolo di Marconi in suolo italiano. Non so coem sia andata a finire.
    A mio modo di vedere, quello che oggi maggiormente rischia di affossare il ricordo e la fama di Tesla è il fatto di essere stato adottato dalla comunità dei complottisti secondo i quali Tesla aveva inventato cose come il teletrasporto di materia, quindi ben oltre quello di energia elettrica, già esso stesso molto controverso all’atto pratico.
    Al riguardo dei cosiddetti complottisti potremmo parlare a lungo. Personalmente mi limito a dire che oltre a danneggiare la figura di Tesla, danneggiano paradossalmente anche l’idea stessa di complotto che, di per sè, non è necessariamente assurda. Dovremmo più propriamente parlare di “cazzari”.
    Un caro saluto

    Simone

  3. Molto interessante! Per me, che sono una “letterata”, si pongono domande sull’uomo più che sullo scienziato (anche se … è la stessa cosa). Ovvero: perché rifiutava il potere dei soldi? Perché è morto povero e solo? Se troverò il tempo, troverò le risposte. Grazie per avermi fatto conoscere Nikolas Tesla, mai sentito prima.

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