“Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Rovelli la curiosità come motore dell’evoluzione del pensiero

“Sette brevi lezioni di fisica” definisce la curiosità come motore del progresso umano. Fino ad ora avevo trovato numerose teorie del fatto che l’innovazione nascesse dalla necessità. Anche gli animali sono innovativi: come sostiene Didier Van Cauwelaert  gli uccelli riescono a risolvere problemi complessi se hanno uno scopo. Qui la questione è diversa. La curiosità dell’uomo, che non si accontenta di spiegazioni e modelli semplificati e vuole conoscere l’essenza del cosmo lo spinge a studiare, sperimentare e scoprire nuove teorie .

Le Sette brevi lezioni di fisica cominciano dall’illuminazione seguita alla lettura della relatività generale di Einstein su una spiaggia della Calabria.

È passato un secolo e siamo allo stesso punto. Le equazioni della meccanica quantistica e le loro conseguenze vengono utilizzate quotidianamente da fisici, ingegneri chimici e biologi […] Eppure restano misteriose

La materia oscura attrae i fisici come il lato oscuro della forza attrae Anakin Skywalker.

Anakin Skywalker e il lato oscuro

Un fisico è felice quando trova un conflitto: per lui è una straordinaria opportunità!

Mi piace questa capacità di vedere opportunità dove gli altri vedono un problema. E’ un approccio positivo alla vita.

Lezione sesta: La probabilità, il tempo e il calore dei buchi neri

Questo, per me è il capitolo più interessante, spiega come lo scorrere del tempo in una certa direzione sia legato all’aumento di calore (all’aumento di entropia diceva Hawking):

La differenza tra passato e futuro esiste solo quando c’è calore. Il fenomeno fondamentale che distingue il futuro dal passato è il fatto che il calore va dalle cose più calde alle cosa più fredde. […] non è impossibile che un corpo caldo si scaldi ancora di più mettendosi in contatto con un corpo freddo: è solo terribilmente improbabile.

Il termometro funziona secondo le equazioni di Boltzmann: è più probabile che io scaldi lui piuttosto che lui raffreddi me.

Boltzmann fu il primo a produrre questa teoria ma, purtroppo nessuno gli dette il credito che meritava, finì i suoi giorni suicida a Duino nel 1906.

Perché leggerlo

Anche se non siete dei fisici questo libro può stimolare la vostra curiosità, è davvero breve e molto ben scritto. Ogni capitolo è composto da una decina di pagine, in totale 85, richiede davvero poco sforzo.

Aspettando di ricevere i vostri commenti vi auguro

Buona lettura

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

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