“Sei donne che hanno cambiato il mondo” le grandi scienziate della fisica del XX secolo … e i loro mentori

“Sei donne che hanno cambiato il mondo” bel libro scritto da Gabriella Greison, non potevo esimermi dal comprarlo dopo aver letto “L’incredibile cena dei fisici quantistici“.

Studiare può essere un atto rivoluzionario

Prima di cominciare a parlare delle sue sei scienziate la Greison fa una breve introduzione sulle donne nella scienza. A partire da Ipazia, personaggio che ho adorato dopo aver visto la sua biografia nel film “Agorà“. Ipazia era una filosofa e una scienziata, (ancora una volta filosofia e scienza insieme), vissuta dal 370 al 415 d.c. che andava contro le convenzioni del suo tempo. La sua frase più celebre:

io non posso stare qui seduta ad aspettare di vedere morire il pensiero

Passa poi a Luisa Bassi seconda laureata italiana, laureata nel 1732 che divenne la prima insegnante universitaria italiana (ed europea); insegnava Fisica, che allora era denominata per l’appunto filosofia naturale…

La Greison ci presenta Maria Mitchell, astronoma americana che viene citata anche in un episodio di Wonder Woman

“Abbiamo una fame della mente, vogliamo conoscere tutto intorno a noi, e più otteniamo più desideriamo conoscere” Maria Mitchell

Marie e Mileva

Le due scienziate che già conoscevo delle Sei donne che hanno cambiato il mondo erano Marie Curie e Mileva Maric. Quest’estate ho visto una fiction su Einstein nella quale i due personaggi erano tratteggiati piuttosto bene.

Marie Curie fu la prima donna a vincere il Nobel, grazie al marito Pierre che si impuntò per farlo assegnare in condivisione alla moglie. La condivisione era l’unico modo per fa nascere nuove idee secondo Pierre Curie. Un uomo davvero moderno per quei tempi…

Mileva Maric, era un genio della matematica e riuscì a studiare grazie al padre, che fece sì che potesse essere ammessa al ginnasio maschile di Zagabria. Fu la prima moglie di Einstein e, secondo molti, la sua collaboratrice nello sviluppo delle suoi più grandi teorie.

La donna, la donna … e l’uomo?

La maggior parte di queste donne sono riuscite a portare avanti i loro studi e sono state riconosciute grazie agli uomini che hanno creduto in loro: il padre per Mileva e di Ipazia, il Marito per Marie, il professore per Emmy Noether e così via. Dato che i posti importanti erano (sono) occupati dagli uomini solo chi avesse trovato un mentore, un alleato tra quegli uomini avrebbe potuto esprimere il proprio potenziale.

Perché leggerlo

Mi piacerebbe che gli uomini leggessero “Sei donne che hanno cambiato il mondo”. Se non fossero state date pari opportunità a queste donne forse oggi non avremmo tante delle conoscenze che esse sono riuscite a fornirci.

Se le “Sei donne che hanno cambiato il mondo” avessero passato le loro giornate a cucire e ricamare forse il mondo sarebbe un posto peggiore

Vorrei che ogni uomo si guardasse intorno per capire quali sono le donne in gamba che può aiutare ad affermarsi in un mondo (ancora) maschile.
Infine una frase di Fabiola Giannotti:

Io personalmente non ho mai sofferto di problemi di discriminazione in quanto donna […] ma forse il CERN è un’isola felice: si lavora gomito a gomito con persone provenienti da tutto il mondo, studenti insieme a premi Nobel, e il confronto con culture e posizioni diverse ti porta a riconoscere il valore della diversità

Non mi resta che augurarvi

Buona Lettura

 


Libro donato alla Biblioteca Femminista di Firenze in Via Fiesolana 2b

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

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