“La luce in fondo al tunnel” di Zygmunt Bauman è una interessante raccolta di interventi del sociologo polacco, teorico della “società liquida“.

Negli scritti qui raccolti ci da la sua visione e una “bussola” per orientarci nel tunnel
Le disuguaglianze e la termodinamica
La crescita delle disuguaglianze ancora una volta è vista come una delle grandi sconfitte dell’uomo:
Una disuguaglianza planetaria, che si sviluppa sotto le forme più diverse. I muri delle megalopoli che separano, assurgendo a veri e propri simboli, i quartieri dei ricchi da quelli sei poveri; le masse dei migranti che, pur di sfuggire ad un destino certo di miseria, si consegnano a trafficanti senza scrupoli che impongono loro il rischio di morire affogati nel mediterraneo o uccisi nei pericolosi percorsi clandestini tra Messico e Stati Uniti
Seguiamo il primo principio della termodinamica: il calore naturalmente passa da un corpo caldo a uno più freddo. E’ un principio naturale e noi non possiamo farci nulla.
La luce in fondo al tunnel
Bauman cita papa Francesco come uno di coloro i quali ci indicano un chiaro percorso, è lui che viene definito “la luce in fondo al tunnel” e questi i tre punti di questo percorso:
- Dialogo, il dialogo è il modo per conoscere l’altro, per condividere, cooperare e creare una “strategia per la vita, una strategia che abbia come obiettivo l’inclusione e non l’esclusione.”
- Lavoro, “l’equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro umano è un obbligo morale, […] è indispensabile passare dall’economia liquida, che usa la corruzione come un modo per produrre profitto, verso una soluzione che possa garantire l’accesso alla terra attraverso il lavoro
- Educazione, la formazione e l’educazione dei giovani è necessaria per acquisire una cultura del dialogo e affrontare e risolvere i conflitti in modo diverso da come siamo abituati a fare. Come dice un proverbio cinese “Dobbiamo pensare all’anno prossimo piantando semi, ai prossimi dieci anni piantando alberi, ai prossimi cento anni educando le persone“
La paura del futuro
Spesso la velocità con cui cambiano le cose oggi non ci fa dormire tranquilli. Possiamo perdere tutto a causa di uno scossone della borsa, siamo talmente interconnessi che “un battito di ali di farfalla in Brasile può causare un uragano in Texas“. In realtà questo ci fa pensare che nulla è prevedibile, dobbiamo essere sempre pronti! Il papa stesso nei suoi discorsi si preoccupa del futuro, ma non solo di quello delle anime, di quello della terra:
Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti.
Perché leggerlo
Ancora una volta un messaggio di speranza, di ottimismo la formula “magica” che può risolvere i nostri problemi:
il dialogo avvicina le persone e i cuori: fa l’amicizia, l’amicizia sociale
Nel mio piccolo sto intavolando un dialogo con tanti di voi, leggo sempre con attenzione i vostri commenti, per me sono una delle fonti di miglioramento continuo.
Buona lettura
Sì io ti leggo, ma tu mi leggi? Concordo al 100 % con ciò che dice questo splendido scrittore: ognuno deve fare tutto quello che può a cominciare dalla educazione e sicurezza morale trasmessa ai figli, agli amici, ai colleghi ecc. Però FATTI E NON PAROLE, con le parole sono bravi tutti. Ed i fatti esigono fede e sacrifici, dare la vita per … rinunciare talvolta al proprio successo e carriera … umiltà insomma e consapevolezza dei propri limiti di tempo e di difetti. Saper scegliere le priorità per tutta l’umanità e per la nostra umanità a cominciare dai VICINI.
Difficile, ma non impossibile! Integrare vita lavorativa e vita privata si può fare