“Allegro ma non troppo”

“Allegro ma non troppo” insieme a “Le leggi fondamentali della stupidità umana” sono due saggi di Carlo M. Cipolla che consiglio di leggere a tutti. Io me li sono goduti in un pomeriggio sulla spiaggia di Castiglione della Pescaia.

Già dalla prefazione il libro si presenta come uno di quelli che vanno letti si distingue tra “umorismo” inteso come ridere con qualcuno e “ironia” inteso come ridere di qualcuno.

L’umorismo […] è il solvente per eccellenza per sgonfiare tensioni, risolvere situazioni altrimenti penose, facilitare rapporti e relazioni umane.

Ho trovato questo libro alla Feltrinelli, razzolando tra i libri di storia in cerca di qualcosa che spiegasse l’origine del rinascimento.

Le cause del rinascimento

“Allegro ma non troppo” è una esilarante analisi dell’età medioevale e di come da essa sia poi scaturito il rinascimento.

il pepe ebbe un ruolo fondamentale nel Medioevo, il suo consumo è direttamente proporzionale al tasso di natalità

Cipolla era un economista e riporta un monte di formule matematiche:

B=a Pc

dove B sta per nascite, a è la costante afrodisiaca del pepe e Pc è il consumo di pepe

quindi, grazie alle crociate che ristabilirono i commerci tra oriente ed occidente tra il 1000 e il 1300 si ebbe una grande crescita della popolazione europea. Nel libro troverete una grande quantità di formule che spiegano l’andamento dell’economia. ma io finalmente ho capito come è nato il Rinascimento.

Le banche fiorentine avevano prestato al Re d’Inghilterra ingenti somme per finanziare la famosa guerra dei cent’anni, alla fine della quale

dichiarò bancarotta ed informò i banchieri fiorentini che non avrebbe pagato i suoi debiti. Per i Fiorentini fu una perdita disastrosa. Di più. Da un punto di vista psicologico, fu un vero e proprio shock, se nel mondo degli affari non ci si può fidare di un gentiluomo inglese, di chi diavolo mai ci si può fidare? I Fiorentini trassero le logiche conclusioni: piantarono il commercio e la banca e si diedero alla pittura, alla cultura e alla poesia. Iniziò così il Rinascimento mentre sul Medioevo calava la parola fine

Le leggi fondamentali della stupidità umana

Tutta l’umanità viene suddivisa in 4 grandi categorie a seconda dell’esito delle loro azioni su di sé o sugli altri:

Grafico stupidità
Grafico di Carlo M. Cipolla tratto da : http://utenti.quipo.it/base5/scienze/grafstupid.htm

Anche in questo caso il grande Cipolla si fa aiutare da formule e grafici e dà la definizione perfetta di stupido:

Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.

Sull’asse orizzontale si riporta il vantaggio (o svantaggio) che una persona ottiene dalle proprie azioni, e sull’asse verticale il beneficio (o danno) causato agli altri, secondo il loro punto di vista. Potete divertirvi a inserire le persone che conoscete nelle varie aree del grafico. Sarei curiosa di sapere dove mi mettereste.

Perché leggerlo

“Allegro ma non troppo” con umorismo, ma anche un po’ di ironia, fa riflettere sulla situazione umana, e lega l’impoverimento di una nazione al fatto che ai membri stupidi della società sia concesso diventare più attivi.

il potere distruttivo della frazione “sigma” degli stupidi porta il Paese alla rovina

Buona lettura!

Pubblicato da angelaserra

Sono un'ingegnera aerospaziale, appassionata di innovazione e sostenibilità. Sono esperta in tecniche di riduzione costi, come Action Work Out (AWO) e TRIZ (Teoria della soluzione inventiva dei problemi), mi occupo di Turbine a Gas da circa 6 anni. Amo lavorare in gruppo, condividere e fare rete con le persone!

2 Risposte a ““Allegro ma non troppo””

  1. Molto chiaro il discorso sulla stupidità: numerosi sono i metodi per circoscrivere gli “stupidi” e – come necessario – metterli nella condizione di non nuocere. In politica il dannoso “promoveatur ut amoveatur”, in società e in famiglia va invece isolato e “immobilizzato” prevedendo le sue mosse e rendendogliele vane.
    Invece sul Rinascimento l’autore scherza! Esso è il massimo splendore di una alta società che, sulla base di una profonda educazione e formazione umana, acquista e vive il valore incommensurabile della vita e dell’uomo. Ovvero l’uomo integrale che diviene creatore nel suo campo, come un dio, di cui è arrivato a “condividere” la dignità. Tale processo, agevolato dalla borghesia e dal surplus di beni (che essa ha saputo produrre), inizia nel Comune e cresce nelle Signorie, grazie alla riscoperta e diffusione dell’eredità classica latina e greca, “conquiste per sempre”. Ed ecco Petrarca e Boccaccio, Copernico ed Erasmo, Ariosto e Tasso, Leonardo e Michelangelo … Galileo e la “Scuola del Cimento”.

    1. l’autore era un genio! C’è anche una passo in cui racconta che le donne nordiche domandavano in casa e per questo i vichinghi cominciarono a girare per l’Europa. Avevano paura di tornare dalle mogli!

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